La Corte Suprema respinge i ricorsi di Jet2 e Thomson Airlines

La Corte Suprema ha annunciato oggi di aver respinto le richieste di Jet2.com e Thomson Airways di appellarsi alle decisioni della Corte d'Appello di Inghilterra e Galles in merito alla loro responsabilità di pagare un risarcimento ai passeggeri dopo un ritardo di viaggio.

La Corte Suprema ha rifiutato di ascoltare l'appello di entrambe le compagnie aeree e la sentenza della Corte d'Appello in ciascuna questione è quindi valida.

Il ricorso di Jet2 riguardava la questione se un problema tecnico imprevedibile che ha provocato un ritardo del volo sia da considerarsi una "circostanza straordinaria" ai sensi del Regolamento (CE) n. 261/2004.

La Corte Suprema ha respinto il ricorso di Jet2.com perché la domanda non solleva una questione di diritto di importanza pubblica generale e, in relazione alla questione di diritto dell'Unione Europea che si dice essere sollevata da o in risposta alla domanda, non è necessario chiedere alla Corte di Giustizia di pronunciarsi, perché la giurisprudenza esistente della Corte fornisce già una risposta sufficiente".

Il caso di Thomson Airway verteva sulla questione se il periodo di prescrizione applicabile per presentare una richiesta di risarcimento ai sensi del Regolamento (CE) n. 261/2004 sia di 2 anni, ai sensi della Convenzione di Montreal, o di 6 anni, ai sensi del Limitation Act 1980.

La Corte ha ordinato di rifiutare l'autorizzazione all'appello per Thomson perché la richiesta non solleva un punto di diritto discutibile.

"Siamo molto soddisfatti dell'esito di entrambi i casi", ha dichiarato Adeline Noorderhaven, responsabile per il Regno Unito di EUclaim. Si tratta di una vittoria assoluta per i passeggeri e ora migliaia di altri consumatori potranno ottenere il risarcimento che meritano".

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